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Il 21 ottobre 2025, la Commissione Europea ha presentato una proposta di modifica al Regolamento (UE) 2023/1115 - noto anche come EUDR (European Union Deforestation Regulation - che introduce significative semplificazioni e nuove tempistiche operative. Tale proposta risponde alla necessità di adattare la normativa alle diverse realtà delle imprese, riducendo gli oneri amministrativi, specialmente per le piccole e medie imprese (PMI), senza compromettere l'efficacia del sistema di due diligence e tracciabilità dei prodotti.
Vediamo le principali novità della proposta del 21 Ottobre 2025.
Introduzione di nuove categorie e semplificazioni:
Cambiano le regole per la formazione degli alimentaristi con l'abrogazione della Legge regionale 11/2003: più autonomia alle imprese, maggior responsabilità per gli operatori del settore alimentare.
Con l’entrata in vigore della Legge regionale n. 9 del 25 luglio 2025, la Regione Emilia-Romagna ha aggiornato il proprio quadro normativo in materia di sicurezza alimentare, abrogando la Legge 11/2003, che regolava la formazione degli addetti del settore alimentare.
La nuova norma, che recepisce il Regolamento (CE) n. 852/2004, così come modificato dal Regolamento (UE) 2021/382, elimina l’obbligo di accreditamento da parte delle Aziende USL per i corsi di formazione, restituendo autonomia agli Operatori del Settore Alimentare (OSA) nella gestione della formazione del personale.
Cosa cambia per le imprese alimentari?
Non esistono più corsi per alimentaristi accreditati o organizzati direttamente dalle AUSL.
Tuttavia, ogni impresa del settore è tenuta a garantire e dimostrare che il proprio personale, compresi titolari, collaboratori e familiari, sia adeguatamente formato, aggiornato e consapevole delle pratiche igieniche e di sicurezza alimentare.
Non è più previsto un percorso formativo standard: spetta all’OSA definire contenuti, modalità e frequenza della formazione, in funzione del rischio, delle mansioni e della complessità dell’attività svolta.
La formazione dovrà essere ad ogni modo documentata, continua e dimostrabile.
Leggi tutto: CAMBIANO LE REGOLE PER LA FORMAZIONE DEGLI ALIMENTARISTI IN EMILIA ROMAGNA
Modello INAIL OT23 2026: una guida alla riduzione del tasso per prevenzione
Ogni anno l’INAIL offre alle imprese la possibilità di ottenere una riduzione del premio assicurativo attraverso il modello OT23. Si tratta di uno strumento fondamentale per le aziende che scelgono di investire nella sicurezza e nella salute dei lavoratori, realizzando interventi aggiuntivi rispetto agli obblighi previsti dalla legge.
Per l’anno 2026 il modello è stato aggiornato e reso disponibile sul portale dell’Istituto, con alcune novità che meritano di essere esaminate attentamente.
L’obiettivo dell’OT23
Il modello OT23 ha una finalità chiara: premiare le imprese che adottano misure di prevenzione volontarie e migliorative, andando oltre il semplice rispetto della normativa. In questo modo, l’INAIL incoraggia una cultura della sicurezza che non si limita alla mera conformità, ma che mira a costruire ambienti di lavoro realmente più sicuri e sostenibili.
La logica è semplice: l’azienda che dimostra di avere investito in prevenzione ottiene una riduzione del premio, con percentuali che variano a seconda della dimensione aziendale. Un beneficio economico immediato, ma anche un segnale concreto di responsabilità sociale.
Le principali novità del modello 2026
Il modello OT23 2026 conferma alcune innovazioni introdotte negli anni più recenti e introduce specifiche integrazioni:
Il Regolamento UE 2024/1781 Ecodesign for Sustainable Product Regulation (ESPR) è entrato in vigore lo scorso 18 luglio con lo scopo di ridefinire gli standard per la fabbricazione di prodotti sostenibili a patire dalla loro progettazione.
Questo regolamento estende l'ambito della precedente Direttiva Ecodesign, includendo una vasta gamma di prodotti e imponendo criteri più severi per migliorare la durabilità, la riparabilità e la riciclabilità dei prodotti, riducendo al contempo l'impatto ambientale complessivo.
I benefici competitivi per le imprese che adottano l’Ecodesign sono molteplici:
Per soddisfare i requisiti del Regolamento ESPR, è fondamentale condurre un'analisi del ciclo di vita (LCA) dei prodotti. La LCA è una metodologia standardizzata a livello internazionale che valuta gli impatti ambientali associati a tutte le fasi del ciclo di vita di un prodotto, dalla produzione allo smaltimento. Questa analisi consente di identificare le aree di miglioramento ambientale e di ottimizzare il ciclo di vita del prodotto.
L'integrazione della LCA nel processo di progettazione offre numerosi vantaggi:
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Con il Decreto Legislativo 4 settembre 2024, n. 135 è stata recepita in Italia la Direttiva (UE) 2022/431 che introduce significative modifiche al D.Lgs. 81/2008, noto come Testo Unico sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Questo aggiornamento normativo, in vigore dall’11 ottobre 2024, amplia le tutele per i lavoratori esposti a sostanze pericolose, includendo le sostanze tossiche per la riproduzione accanto agli agenti cancerogeni e mutageni.
Il considerandum 3 della Direttiva afferma infatti che le sostanze tossiche per la riproduzione possono avere effetti nocivi sulla funzione sessuale e sulla fertilità di uomini e donne in età adulta, nonché sullo sviluppo dei loro figli. Analogamente agli agenti cancerogeni o mutageni, le sostanze tossiche per la riproduzione sono sostanze estremamente preoccupanti, che possono avere effetti gravi e irreversibili sulla salute dei lavoratori quali effetti avversi sulla qualità del liquido seminale e riduzione del numero degli spermatozoi, aumento di aborti spontanei, malformazioni e difetti congeniti nei nascituri, esposizione attraverso il latte materno, tumori degli organi riproduttivi di uomini e donne e tumori infantili.
Le sostanze o miscele tossiche per la riproduzione, note anche come reprotossiche, sono largamente utilizzate nelle aziende e con le nuove modifiche introdotte nel D.lgs. 81/08 dovranno essere gestite in maniera molto differente. Tra le sostanze reprotossiche più comuni figurano:
Leggi tutto: SOSTANZE REPROTOSSICHE E D.LGS 135/2024: UN PASSO AVANTI PER LA TUTELA DEI LAVORATORI
Il 17 aprile 2025 è stato approvato il nuovo Accordo Stato-Regioni in materia di formazione per la sicurezza nei luoghi di lavoro.
Questo Accordo, denominato Repertorio atti n. 59/CSR, costituisce di fatto un vero e proprio Testo Unico che accorpa e sostituisce gli Accordi precedenti (2011, 2012 e 2016).
L’entrata in vigore è prevista dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
Le principali novità introdotte:
Nel panorama aziendale moderno, la digitalizzazione dei processi è diventata una necessità imprescindibile per migliorare l'efficienza operativa e ridurre l'impatto ambientale.
In questo contesto, Paper0 emerge come una soluzione software all'avanguardia, progettata per trasformare il modo in cui le aziende creano, gestiscono e condividono i modelli aziendali.
Cos'è Paper0?
Paper0 è una piattaforma innovativa che offre un'interfaccia intuitiva drag-and-drop, permettendo agli utenti di creare e personalizzare modelli di documenti in modo semplice e veloce. La sua versatilità la rende adatta a ogni reparto aziendale, promuovendo una gestione documentale più efficiente e sostenibile. Grazie alla sua struttura modulare, Paper0 si adatta alle esigenze specifiche di ogni organizzazione, facilitando la transizione verso processi digitali.
Perchè passare alla digitalizzazione dei processi?
Leggi tutto: No paper, no problems: la rivoluzione digitale con Paper0
Il Regolamento (UE) 2025/351, adottato dalla Commissione Europea il 21 febbraio 2025, introduce modifiche significative alla normativa sui materiali e oggetti in plastica destinati al contatto con alimenti (MOCA). Queste modifiche mirano a rafforzare la sicurezza alimentare e a promuovere l'uso sostenibile della plastica, in linea con gli obiettivi dell'economia circolare.
A CHI E' RIVOLTO? Il nuovo Regolamento coinvolge tutti gli operatori economici e le autorità competenti che partecipano alla produzione, distribuzione e controllo dei materiali plastici destinati al contatto con alimenti:
Leggi tutto: PLASTICA A CONTATTO CON ALIMENTI: L'UE AUMENTA GLI STANDARD QUALITATIVI
È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale (Serie Generale) n. 49 del 28 Febbraio 2025 il Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 29 Gennaio 2025 recante l’approvazione del Modello Unico di Dichiarazione ambientale per l’anno 2025, che sarà utilizzato per le dichiarazioni riferite all’anno 2024.
In base all'articolo 6 della Legge 25 gennaio 1994 n.70, il termine per la presentazione del Modello Unico di Dichiarazione Ambientale (MUD) è fissato in centoventi giorni a decorrere dalla data di pubblicazione e, pertanto, la presentazione del MUD dovrà avvenire entro il giorno 28 giugno 2025.
Di seguito gli aggiornamenti apportati per l’anno 2025:
Il 22 Gennaio 2025 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea il Regolamento (UE) 2025/40 sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio.
Questo nuovo regolamento rappresenta un passo significativo verso la promozione dell'economia circolare e la riduzione dell'impatto ambientale degli imballaggi, introducendo misure che coinvolgono sia le imprese sia i consumatori. Clicca qui per il testo completo.
Vediamo quali sono le principali novità introdotte:
Leggi tutto: GLI IMBALLAGGI NON SARANNO PIU' UN RIFIUTO? ECCO LE NOVITA' DEL REGOLAMENTO UE 2025/40
Il 26 settembre 2024 è entrato in vigore il nuovo regolamento sulla cessazione della qualifica di rifiuto per i materiali inerti derivanti da costruzione e demolizione. Questo aggiornamento, sancito dal Decreto 28 giugno 2024, n. 127, sostituirà il precedente D.M. 27 settembre 2022, n. 152, introducendo nuove disposizioni e criteri più specifici per il recupero e il riutilizzo di questi materiali.
Il concetto di End of Waste (EOW), ovvero "cessazione della qualifica di rifiuto", è un principio introdotto dalla normativa europea che stabilisce quando un materiale smette di essere considerato rifiuto e può essere riutilizzato come materia prima secondaria. Questo avviene solo se il materiale ha subito un trattamento adeguato e soddisfa criteri specifici di qualità e sicurezza ambientale.
Il nuovo regolamento stabilisce criteri chiari per determinare quando i rifiuti inerti da costruzione e demolizione cessano di essere considerati tali e possono essere riutilizzati come aggregati recuperati. L'obiettivo è promuovere il riciclo di questi materiali, riducendo l'impatto ambientale e favorendo l'economia circolare nel settore edilizio.
Un aspetto chiave del provvedimento è che i rifiuti inerti destinati alla produzione di aggregati recuperati devono provenire preferibilmente da demolizioni selettive, garantendo così un maggiore controllo sulla qualità dei materiali.
Requisiti e Responsabilità dei Produttori
Il regolamento pone particolare attenzione anche alle responsabilità dei produttori di questi materiali. In base all'articolo 5, chi produce aggregati recuperati deve:
Leggi tutto: DECRETO EOW RIFIUTI INERTI: DAL 25 MARZO SCATTA L'OBBLIGO
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