La Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD) è una direttiva dell'Unione Europea che aggiorna e amplia i requisiti di rendicontazione non finanziaria per le imprese, con l’obiettivo di promuovere una maggiore trasparenza e affidabilità delle informazioni ambientali, sociali e di governance (ESG). La CSRD, adottata nel 2022, è un’evoluzione della precedente Non-Financial Reporting Directive (NFRD), che era stata introdotta nel 2014.
Obiettivi della CSRD
- migliorare la qualità e la consistenza delle informazioni sulla sostenibilità di un'organizzazione
- consentire agli investitori e agli stakeholders di valutare in modo chiaro l’impatto delle attività aziendali e le loro performance in termini di sostenibilità
- creare un sistema di rendicontazione che sia comparabile e verificabile
- facilitare la transizione dell'Europa verso un sistema economico e sociale pienamente sostenibile e inclusivo.
Principali Caratteristiche della CSRD
- Ambito di Applicazione Esteso: La CSRD amplia significativamente la platea di aziende obbligate a presentare un report di sostenibilità. Mentre la NFRD si applicava a circa 11.000 aziende, la CSRD coinvolgerà circa 50.000 aziende in tutta l’UE, includendo le grandi imprese e molte PMI quotate in borsa.
- Standard Europei di Rendicontazione: La CSRD introduce gli European Sustainability Reporting Standards (ESRS), che stabiliscono criteri specifici per la raccolta e la rendicontazione dei dati ESG, rendendo i report più dettagliati e standardizzati a livello europeo. Questi standard sono stati elaborati da EFRAG (European Financial Reporting Advisory Group).
- Doppia Materialità: La CSRD richiede un approccio di doppia materialità, che impone alle aziende di considerare sia l’impatto delle questioni ambientali e sociali sull’azienda (materialità finanziaria), sia l’impatto dell’azienda sull’ambiente e la società (materialità ambientale e sociale), in modo da avere una visione a 360 gradi dell’impatto dell’azienda.
- Revisione e Certificazione: I report di sostenibilità delle aziende saranno soggetti a revisione obbligatoria (assurance) da parte di terze parti, con l’obiettivo di garantire la correttezza e la veridicità delle informazioni. Questo controllo aumenta l'affidabilità dei dati riportati.
- Informazioni Dettagliate: La CSRD richiede di includere informazioni dettagliate su vari aspetti, come le emissioni di gas serra (Scope 1, 2 e 3), l'uso delle risorse, la biodiversità, il rispetto dei diritti umani, la diversità e l'inclusione, e le misure di governance dell’azienda.
- Integrazione nei Bilanci Annuali: Le aziende dovranno includere i report di sostenibilità come parte del bilancio annuale, garantendo così che le informazioni non finanziarie siano trattate con la stessa serietà delle informazioni finanziarie.
Chi Deve Adeguarsi alla CSRD?
Il testo finale della Direttiva, frutto dell’accordo tra Parlamento, Consiglio e Commissione UE, prevede un’entrata in vigore graduale sulla base della tipologia di controparte:
Grandi società europee EIP con oltre 500 dipendenti (già soggette a NFRD) --> dal 1° gennaio 2024
Grandi imprese che superino due dei seguenti criteri: € 25 milioni di totale dell’attivo, € 50 milioni di ricavi netti, 250 dipendenti medi annui --> dal 1° gennaio 2025
PMI europee quotate in borsa con fatturato superiore a € 900.000, attivo superiore a € 450.000 e più di 50 dipendenti --> dal 1° gennaio 2026
Società non europee che generano all’interno dell’UE un fatturato oltre i 150 milioni, le quali dovranno conformarsi se hanno filiali o attività sul territorio europeo --> 1° gennaio 2028
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